Milano, 28.7.2022 – Il canone unico mercatale ha sostituito dal 2021 l’insieme dei tributi legati all’occupazione del suolo pubblico e allo smaltimento dei rifiuti in precedenza pagati dai commercianti su area pubblica che operano con occupazioni temporanee nei mercati.

Stante la complessità giuridica della nuova normativa, molti Comuni calcolano in modo erroneo le tariffe da applicare agli ambulanti mercatali, cui sovente viene richiesta a parte la tassa rifiuti o viene comunque applicato un canone al di sopra di quanto previsto dalla normativa nazionale.

Per affrontare questa problematica, diffusa anche sul territorio lombardo, il portavoce dell’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti ANVA-Confesercenti Lombardia – “Franco” Francesco Sacco – accompagnato da un’autorevole delegazione di dirigenti delle ANVA locali, ha incontrato Presidente del Dipartimento Commercio dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani ANCI-Lombardia – Maurizio Ballabio – e il Coordinatore dello stesso Dipartimento – Maurizio Cabras – alla presenza del Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, Giovanni Malanchini.

L’incontro si è svolto in un clima di cordiale disponibilità, concludendosi col comune proposito di sollecitare l’Assessorato allo sviluppo economico – nell’interesse degli ambulanti lombardi, nonché a supporto dei Comuni della Regione – a convocare un tavolo tecnico per chiarire la portata della nuova norma, con l’auspicio che da questo tavolo possano emergere indicazioni utili anche rispetto al dialogo già da tempo instaurato da ANVA-Confesercenti a livello nazionale al fine di ottimizzare la disciplina del nuovo tributo.

«Pieno apprezzamento per la disponibilità manifestata da ANCI-Lombardia rispetto a una collaborazione nell'ambito della corretta applicazione del canone unico mercatale» ha dichiarato Sacco per ANVA-Confesercenti Lombardia «tema caro non solo alla categoria ambulante che rappresentiamo, ma anche alle amministrazioni locali, che comprensibilmente trovano difficoltà a interpretare la complessa normativa del nuovo tributo».